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Lineapelle “A New Point of view”: un buon punto di ripartenza

Finalmente il ritorno in presenza per Lineapelle e per tutti gli operatori del settore. Una fiera ancora condizionata dall’assenza forzata di alcuni mercati importanti, come quelli asiatici, ma che ha fornito spunti interessanti per comprendere le tendenze e le nuove opportunità.

Molto movimento all’interno dei vari stand e sensazioni positive: si può riassumere così l’edizione “A New Point of View” direttamente dalla voce di alcune delle concerie associate al Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale.

Ottimismo è la parola chiave. L’impressione che ho avuto è ottimistica – afferma Leonardo Volpi, presidente del Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale e titolare di Volpi Concerie – Si vede che c’è tanta voglia di ripartire e di rivedersi ma per trarre conclusioni è necessario attendere. Tutto sommato, comunque, le prospettive sono buone. Il mercato europeo era ben rappresentato, soprattutto si è vista una clientela molto decisa ad investire sulla qualità“.

Il mercato europeo non delude. Le impressioni positive proseguono e anche secondo Martina Squarcini, della Conceria Il Ponte, “rispetto a Settembre 2020 è cambiato molto, adesso si vede realmente la voglia di riprendere ciò che è stato interrotto. Per quanto mi riguarda abbiamo avuto buone risposte in particolari da alcuni Paesi come Spagna, Germania e Portogallo ma soprattutto molti clienti svedesi. Posso tranquillamente affermare che la fiera è andata ben oltre le mie aspettative”.

Il confronto col passato regge. Le fiere “classiche”, cioè quelle in era pre-Covid, portavano numerosi clienti da tutto il mondo all’interno degli stand delle concerie. Secondo Giorgio Tempesti, della Conceria Tempesti, “i primi due giorni di questa edizione di Lineapelle non hanno niente da invidiare a quelle precedenti, infatti abbiamo avuto molte visite da clienti europei, in particolare dalla Francia. Non me lo aspettavo ma sono tornato a casa soddisfatto e, visto il periodo, dobbiamo tenerne conto.”

Segnali positivi e interesse. “Era giusto essere presenti a questo appuntamento”, comincia così la chiacchierata con Sabrina e Sandra Giardi, di M.P.G. Industria Conciaria. “L’assenza dei buyer orientali ovviamente ha avuto un impatto ma anche noi possiamo ritenerci soddisfatti per quanto riguarda la risposta del mercato europeo, in particolare dalla nostra Italia, dalla Francia e dalla Germania. Se dovessimo descrivere in breve questa esperienza diremmo “positiva ma con riserva”, con la riserva dovuta all’assenza di alcuni dei buyer internazionali più importanti ma questo era previsto. Ciò che però ci rende orgogliosi e ci fa ben sperare è che molti clienti hanno chiesto informazioni sulla pelle conciata al vegetale perché sta iniziando ad essere visto e compreso da molti come un vero materiale sostenibile.”