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Pelle conciata al vegetale, un materiale naturale per una moda più consapevole

Sempre più consumatori orientano le loro scelte d’acquisto in base a criteri di sostenibilità e rispetto per l’ambiente. In particolare, si sta diffondendo un interesse crescente verso materiali innovativi, molti derivati dal recupero di scarti vegetali, spesso presentati come “alternativa ecologica” a soluzioni tradizionali considerate più inquinanti. Il mondo della moda è uno dei settori maggiormente interessati da questo cambiamento, soprattutto per quanto riguarda gli accessori, come borse, scarpe e cinture. L’ingresso di nuovi materiali e prodotti è un positivo sintomo di vitalità del mercato. Tuttavia, l’eccesso di informazioni proveniente da Internet e social media può generare confusione. L’equazione “innovativo = ecologico, tradizionale=inquinante” non è sempre valida: a volte sono proprio le soluzioni tradizionali, spesso dimenticate, a costituire una reale scelta sostenibile. La pelle conciata al vegetale ne è un perfetto esempio. Ottenuta da materiali di scarto della produzione alimentare, durante la lavorazione acquista proprietà uniche grazie all’azione del tannino, sostanza naturale al 100% estratta esclusivamente da fonti vegetali.

Ecco diverse valide ragioni per riscoprire quest’eccellenza italiana sotto una luce nuova.

Pelle conciata al vegetale: quando l’innovazione proviene dalla tradizione

La pelle conciata al vegetale è un vero pilastro della moda sostenibile. Il tannino, infatti…

  • è una sostanza naturale al 100%: è presente in tutte le specie vegetali. In natura ha il compito di proteggere la pianta dall’attacco di funghi e batteri. Da secoli viene estratto dalle piante e destinato a molteplici utilizzi; la concia delle pelli è uno dei più antichi.
  • rispetta l’ambiente: le fonti vegetali più utilizzate su scala industriale sono il legno di Castagno e di Quebracho e i baccelli di Tara, provenienti da foreste gestite responsabilmente e nel rispetto degli equilibri naturali. L’attività di approvvigionamento è sottoposta a rigide normative e controlli da parte delle autorità nazionali. Le aziende che producono tannino sono le prime a voler tutelare le foreste, in modo da garantire nel tempo il reperimento della materia prima. L’industria del tannino ha così contribuito alla tutela del patrimonio boschivo contro le insidie dello sfruttamento edilizio, del latifondo e dell’agricoltura intensiva. Indirettamente, questo ha anche favorito l’economia locale, preservando dall’abbandono le zone rurali e boschive.
  • è ottenuto secondo processi ecosostenibili. Il metodo di estrazione del tannino dal legno è rimasto sostanzialmente inalterato nei secoli: richiede solamente l’impiego di acqua calda, senza bisogno di nessun additivo chimico. Il legno viene ridotto in minuscoli pezzetti e messo a macerare in autoclavi. L’operazione è in tutto e per tutto una semplice infusione, come quella del tè. Il tannino liquido subisce poi un processo di essiccazione che lo trasforma in una polvere colorata, maggiormente adatta ad essere conservata e trasportata. L’acqua che deriva dal procedimento viene riutilizzato per nuovi processi di infusione; il legno esausto può venire inviato in una centrale a biomassa per produrre nuova energia o trasformato in pellet per stufe completamente naturale.
  • permette un efficace smaltimento del prodotto finito. Una volta terminato il loro ciclo d’uso, la pelle conciata al vegetale può essere facilmente smaltita come rifiuto organico. Può addirittura essere trasformata in fertilizzante naturale per l’agricoltura biologica.
  • dona alla pelle e al cuoio qualità uniche: la pelle conciata al vegetale con i tannini impiegata nella fabbricazione delle scarpe impedisce la formazione degli odori sgradevoli. Infatti il tannino conferisce alla pelle della scarpa proprietà assorbenti e traspiranti, evitando la formazione di ambienti favorevoli alla proliferazione di batteri che causano cattivi odori. Ogni volta che indossiamo le scarpe con interni in pelle al vegetale il piede rimane fresco ed asciutto. L’ambiente scarpa non risulta pertanto un incubatore dei batteri.
  • è un’alternativa ecologica al cromo. Attualmente, il metodo di concia più diffuso è la concia al cromo, che utilizza appunto sali di cromo come agenti concianti. Si tratta di un metodo consolidato, veloce ed economico, ma produce scarti che, se non adeguatamente trattati, possono rivelarsi altamente inquinanti. Il tannino, invece, è naturale e assolutamente non contaminante. Inoltre, a contatto con pelli sensibili il cromo potrebbe causare allergie; il tannino, naturale al 100%, è sicuro anche per i soggetti più delicati.

La tradizione contro la “Fast Fashion”

L’attuale sistema moda incoraggia un cambiamento continuo di vestiti e accessori, volti ad alimentare un’industria in costante bisogno di rinnovarsi. È la cosiddetta “Fast Fashion” e ha un notevole impatto ambientale. I dati dicono che:

  •  il 73% dei vestiti prodotti nel mondo finisce in discariche o viene incenerito;
  • meno dell’1% dei materiali utilizzati per produrre vestiti viene recuperato per produrne di nuovi;
  • meno del 15% dei vestiti dismessi viene raccolto per essere riciclato.

Con l’aumento della popolazione mondiale (che dovrebbe superare gli 8,5 miliardi di persone entro il 2030) l’industria della moda potrebbe vedere una crescita della produzione di circa il 63% andando ad aggravare ulteriormente la situazione. Per eliminare il problema alla radice, non è sufficiente imporre alle case produttrici regolamentazioni più severe: è indispensabile un cambiamento nella mentalità dei consumi, riscoprendo il valore di oggetti duraturi. Come gli accessori realizzati in pelle conciata al vegetale, che nel tempo assorbono le tracce del nostro vissuto e acquistano un’unicità inimitabile.

Un’antica e nobile tradizione artigiana

La concia al vegetale con tannino è un processo tradizionale strettamente legato all’eccellenza del Made in Italy nel mondo; è rimasto sostanzialmente inalterato nei secoli e prevede l’utilizzo esclusivo di tannino come agente conciante. Un’antica e nobile tradizione artigiana che ancora oggi trova un punto riferimento in Toscana, nel cosiddetto “Distretto del Cuoio” a Santa Croce sull’Arno, fra le provincie di Firenze e Pisa. Una qualità artigiana tutelata dal Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale, che riunisce diverse concerie toscane e ha creato un marchio che può essere un importante punto di riferimento per il consumatore finale: trovarlo su scarpe, borse e altri accessori o capi in pelle significa avere la garanzia che quegli oggetti sono stati realizzati grazie all’utilizzo di tannino.

Il marchio viene promosso tramite un certificato di garanzia, con una veste grafica corredata di sistemi anticontraffazione e di una numerazione progressiva e registrata che permette la rintracciabilità sia della conceria fornitrice del pellame che del produttore del manufatto. Un simbolo di esclusività ben rappresentato dal motto “Creare richiede tempo e sapere”.

Il tannino va in scena online

Per avvicinare il grande pubblico al mondo del tannino è nato tannins.org, un portale interamente dedicato con approfondimenti relativi anche alle possibili applicazioni del tannino nel mondo della moda e in particolare del settore calzaturiero. L’iniziativa si deve a un team di aziende internazionali, leader nel settore degli estratti vegetali, riunite sotto un unico cappello associativo. Un’iniziativa internazionale di ingredient branding che si propone di far conoscere e apprezzare ai consumatori finali il valore di una sostanza dalle molteplici virtù ma ingiustamente poco nota. La presenza di tannino in determinati prodotti o processi è invece così rilevante da poter acquisire un peso notevole nelle decisioni d’acquisto dei consumatori.

 

 

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