Vegetale 2.0 è un progetto del Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale sviluppato in collaborazione con Ars Tinctoria e finanziato nel quadro del POR FESR Toscana 2014/2020. Si tratta di uno studio analitico-scientifico che si è sviluppato su 18 mesi di lavoro e ha visto la collaborazione di tutte le concerie associate al consorzio. Lo scopo iniziale era duplice: la verifica scientifica di certe caratteristiche peculiari della pelle al vegetale e il miglioramento delle performance di prodotto.
Il colore nel tempo: “Vegetale 2.0” e la seconda linea di intervento
Lo studio è stato condotto con l’obiettivo di arrivare alla definizione di un protocollo di analisi chimiche che permetta di verificare l’ottemperanza alla normativa europea ReACh dei pellami prodotti dai membri del Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale e all’aggiornamento del Disciplinare di Produzione legato al marchio “Pelle Conciata al Vegetale in Toscana”.
Nella prima parte si è fatta una valutazione ex ante delle criticità analitiche riscontrabili nella Pelle Conciata al Vegetale secondo prescrizioni del Consorzio. Attraverso le analisi e lo studio approfondito delle sostanze adoperate per il processo di produzione della Pelle Conciata al Vegetale, è stata verificata una probabilità molto bassa di presenza d’inquinanti organici elencati nella categoria REACh SVCH (Substances of Very High Concern | Sostanze Altamente Preoccupanti).
Nella seconda parte si è indagata la probabilità e l’incidenza di inquinamento da presenza di metalli pesanti. In base al protocollo analitico abbiamo realizzato una nuova valutazione ex ante delle diverse tipologie di pellami prodotte dai consorziati in ciascuno dei colori. Da queste analisi abbiamo verificato che in alcuni articoli, sebbene rispettassero le prescrizioni del vigente Disciplinare del consorzio, la presenza di metalli concianti risultava in proporzioni superiori all’obiettivo che ci si era prefissi per l’aggiornamento del Disciplinare consortile. Si è riscontrato inoltre che alcune sostanze, come l’alluminio, erano presenti in maniera non uniforme su tutta la superficie della pelle, cioè in proporzione inversa rispetto alla densità fibrillare della pelle. Per uniformare quindi le analisi posteriori si è deciso di introdurre nel protocollo analitico del consorzio una procedura di campionamento che definisca con precisione le aree di prelievo dei campioni da analizzare.
Dopo queste analisi abbiamo verificato i processi produttivi insieme alle concerie consorziate e sono state individuate le criticità tecniche e i prodotti chimici con elevato contenuto di metalli, concianti e non. I prodotti chimici critici sono stati sostituiti e dalle nuove pelli conciate sono stati prelevati e analizzati campioni secondo le nuove prescrizioni.
Le analisi finali hanno dimostrato l’ottemperanza delle concerie membri del Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale sia alle normative ReACh che agli obiettivi prefissati per l’aggiornamento del Disciplinare di Produzione con un limite di contenuto dei metalli pesanti fissato a 1.000 mg/kg, che permette di catalogare la Pelle Conciata al Vegetale in Toscana come metal-free.