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A casaconcia lo chef stellato Igles Corelli

Si terrà Mercoledì 3 Luglio alle ore 21.00 la serataL’incontro di tradizione e innovazione: la cucina di Igles” con ospite Igles Corelli, maestro indiscusso della ristorazione italiana e ideatore della cucina “circolare”.

La serata farà da apertura all’evento “Vacchetta con le Stelle”, giunto alla sua seconda edizione, che si svolgerà in Piazza Garibaldi a Santa Croce sull’Arno nella giornata di Giovedì 4 Luglio alle ore 19:00 e vedrà la cucina dello chef Corelli incontrare la pasticceria di Vacchetta e non solo. Da questa sinergia nasceranno alcuni piatti esclusivi in abbinamento con vini naturali selezionati di alto pregio (prenotazione obbligatoria allo 0571-30830 – prezzo 35 euro a persona).

Oltre a Igles Corelli la piazza ospiterà anche Paolo Ponzo, barman professionista, che proporrà cocktail realizzati esclusivamente per l’occasione.

L’incontro a casaconcia avrà come oggetto il racconto dei fondamenti della cucina di Igles, arrivato alla ribalta nazionale e internazionale tra gli anni ottanta e novanta, come chef del ristorante “Il Trigabolo” di Argenta, in provincia di Ferrara, e successivamente de “La Locanda delle Tamerice” e di “Atman”. Una cucina basata sul rispetto e l’approfondita conoscenza della cucina tradizionale italiana. Corelli crea ricette comunque originali e all’avanguardia, senza separarsi mai dalle radici della cultura gastronomica italiana. È maestro nella creazione di piatti a base di selvaggina, soprattutto quella che popola i territori del delta del Po, infatti non si è mai allontanato dagli ingredienti della sua provincia ferrarese.

La cucina di Igles Corelli

Per Igles “un cuoco ha due doveri apparentemente contrapposti: salvaguardare la memoria dei sapori e l’integrità delle tradizioni culturali e gastronomiche di un territorio, ma anche contribuire all’evoluzione dei costumi alimentari, ampliando le frontiere del gusto”.

Un’evoluzione che infine ha portato allo sviluppo del concetto di cucina circolare, che utilizza ogni parte per ottenere preparazioni diverse che possono culminare in un unico piatto o disperdersi in una moltitudine di altre preparazioni. Perché come accade in natura, nulla viene trascurato, buttato, tutto viene trasformato, attraverso processi specializzati e successivi, in una moltitudine di altri prodotti.

L’intero processo è ciclico, circolare, da un’entità complessa, attraverso successive trasformazioni, si passa a una semplificazione che non è altro che il punto di partenza di nuove entità più complesse. Il moto è circolare, perpetuo, che può, evolvere nel tempo, intraprendendo direzioni diverse, rimanendo pur sempre circolare.

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