I tatuaggi raccontano molto di noi e della nostra personalità, sono i segni delle aspirazioni che abbiamo, dei sogni che custodiamo gelosamente ma anche della nostra storia e delle nostre esperienze. I tatuaggi, nonostante per molti non siano altro che un semplice segno di omologazione alla massa o di trasgressione, sono uno strumento per affermare la propria individualità e raccontare al mondo un po’ di quello che siamo e di quello che abbiamo vissuto. La volontà di segnare in modo indelebile il proprio corpo ha quindi radici molto più profonde,non è un vezzo legato alla moda e ai trend. Dietro un tatuaggio si celano la ricerca di una propria identità, il superamento di un momento critico della propria vita ma anche un desiderio di comunicare qualcosa.
I tatuaggi, la psicologia e il loro significato
Ogni tatuaggio ha un suo significato, inutile nasconderlo. Da alcuni anni è nata la “psicologia del tatuaggio“, con l’obiettivo di analizzare il carattere delle persone in base ai segni impressi sulla pelle. La zona prescelta ed il disegno rimandano direttamente all’inconscio di una persona e descrivono in maniera dettagliata il suo carattere. Decidere di tatuarsi la parte sinistra del corpo, ad esempio, è tipico delle persone con scarsa fiducia in se stesse, mentre la destra denota che questa persona è aperta ai cambiamenti ed ha un carattere solare.
Lasciare un segno sul tronco invece esprime la concretezza e le capacità decisionali del soggetto, mentre le braccia mostrano una fase di maturazione in corso. Sulle gambe invece si tatuano principalmente le persone infantili e con scarsa capacità di riflessione. Se i tatuaggi vengono fatti in zone tendenzialmente nascoste agli occhi altrui questo significa che la persona in questione avrà la timidezza e l’insicurezza come parte integrante del proprio carattere. Esiste anche una distinzione in base al genere, infatti gli uomini sono naturalmente portati a tatuarsi maggiormente la schiena, la spalla ed il braccio, soprattutto a destra, mentre le donne scelgono principalmente zone in cui farsi disegnare simboli di piccole dimensioni, in particolare la caviglia e il polso.
Il tatuaggio per molti giovani è anche una specie di rito di passaggio, un qualcosa che permette loro di essere accettati dai propri coetanei, visto che durante la “marchiatura” il dolore può essere molto forte. Ma non solo, infatti il tatuaggio a volte diventa un messaggio verso l’esterno attraverso cui la persona desidera mostrare la maturità sessuale e passionale del proprio corpo. Comunque lo si guardi però il tatuaggio è e resta un segno di distinzione, un simbolo della nostra unicità. Nessuna omologazione, nessuna standardizzazione.