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Le caratteristiche tecniche della pelle al vegetale

La pelle al vegetale è un materiale estremamente versatile, assai resistente alle sollecitazioni meccaniche e nello stesso tempo morbida e flessibile come ben pochi altri materiali. Per le funzioni biologiche cui è necessaria per l’animale, possiede estreme capacità traspiranti e contemporaneamente ottime resistenze agli agenti esterni quali temperatura e agenti chimici di varia natura.

Il processo conciario consta di numerose lavorazioni chimiche e meccaniche atte a trasformare un materiale organico destinato alla putrefazione, in un materiale inalterabile, imputrescibile e lavorabile  adatto alla realizzazione di svariate tipologie di manufatti.

Tra le varie tipologie di conciatura della pelle, la più antica è la concia al vegetale, nella quale vengono impiegati i cosiddetti tannini, estratti appunto da specifiche piante che hanno caratteristiche concianti. I tannini sono in grado di legarsi chimicamente alle fibre proteiche della pelle, rendendola compatta e resistente all’azione idrolitica di batteri causa della putrefazione.

La pelle ottenuta con la concia al vegetale possiede la necessaria resistenza all’usura del tempo ed in più, rispetto ad altre lavorazioni conciarie, possiede proprietà importanti:

  • La pelle conciata al vegetale presenta innanzitutto delle caratteristiche qualitative inconfondibili, con una spiccata naturalezza, una mano rotonda e gentile ed un tatto caldo e setoso;
  • La pelle conciata al vegetale vive con chi la utilizza: grazie alla sua naturale capacità di invecchiare e modificarsi in base alla vita che il prodotto conduce, rende “personale” qualsiasi manufatto;
  • La pelle conciata al vegetale, identificabile dal marchio Pelle Conciata al Vegetale in Toscana, garantisce l’assenza di sostanze tossiche, nocive non solo per l’essere umano ma anche per l’ambiente;
  • Il cuoio conciato al vegetale garantisce una maggiore sicurezza per le persone allergiche ai metalli, grazie all’assenza di metalli pesanti nel processo di concia;
  • Una volta terminato il suo ciclo di vita, un manufatto in pelle al vegetale può essere smaltito con facilità proprio grazie alle sue caratteristiche chimico biologiche;
  • La maggior parte dei sottoprodotti della lavorazione delle pelli vengono recuperati, adeguatamente trattati e riutilizzati in altri settori.
  • Gli ingenti investimenti delle concerie negli impianti di depurazione e di smaltimento rifiuti assicurano il pieno rispetto dell’ambiente;
  • Per la concia vengono utilizzate prevalentemente pelli destinate all’industria alimentare. Nessun animale viene abbattuto direttamente per la concia delle sue pelli che, anzi, se non utilizzate nel processo conciario, andrebbero a creare gravi problemi di smaltimento.

Un materiale, dunque, tipicamente toscano, ottenuto con una lavorazione prevalentemente manuale e che è anche attento ai sensibili fattori ambientali.

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