Il cambiamento spaventa, con il suo carico d’ignoto che approda improvvisamente nelle nostre vite e mina le nostre certezze. Cambiare è rimettere se stessi ed i propri valori in discussione. Ma è una paura, per certi versi, stimolante e da cui poter trarre dei benefici. Per poter far questo però la parola d’ordine è adattamento, perché il sapersi adattare ai cambiamenti insegna nuove regole e nuovi canoni di comportamento, oltre a portare un rinnovato entusiasmo nell’affrontare ciò che la nostra vita ci offre. Ma non solo, perché, ad esempio, riuscire a organizzare nuovamente una giornata modificata da alcuni fattori inaspettati o riuscire ad affrontare un cambiamento di vita ben più importante è sinonimo di successo e di forza interiore.
Adattarsi al cambiamento però non è semplice
La flessibilità è un qualcosa che si impara, ma ovviamente non è così semplice. Servono tempo, concentrazione e soprattutto predisposizione. È un percorso da affrontare per gradi, con calma e con pazienza: il primo passo è iniziare ad accettare gli eventi per come si presentano e non per come dovrebbero essere. Questo modo di rapportarsi alle persone, ma alla vita in generale, permette di essere meno risentiti per ciò che non abbiamo e più aperti e ricettivi a ciò che abbiamo intorno. Ed è proprio questo il secondo punto alla base dell’adattamento: mantenere una predisposizione mentale all’apertura verso le novità e i cambiamenti anche importanti. Essere flessibili vuol dire approcciarsi a tutto questo con fiducia e serenità, consci che può permetterci di migliorare e di apprendere qualcosa di nuovo.
La flessibilità quindi non deve essere paura del cambiamento, ma anzi uno sprone a rompere gli schemi, a interrompere la routine quotidiana, a modificare le nostre abitudini e a instaurare un nuovo modus operandi. La monotonia a lungo andare spegne l’entusiasmo, porta a vivere sempre le medesime situazioni e a conoscere lo stesso tipo di persone. Un circolo vizioso da cui è possibile uscire, semplicemente cambiando schemi mentali e cogliere le opportunità di arricchimento che ogni giorno gravitano nella nostra realtà. Perché, secondo la scrittrice francese Simone de Beauvoir, “non si trasforma la propria vita senza trasformare se stessi“.