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Mario Doni e l’antica artigianalità toscana

“Un artigiano fiorentino, che nutre da sempre una forte passione per la bellezza e la ricercatezza del sandalo realizzato su misura”. Ecco come si definisce Mario Doni.

Quali sono i valori alla base del marchio, le sfide e i progetti per il futuro? Raccontateci della vostra “bottega online”…

Il termine “bottega online” centra in pieno la nostra intenzione di riproporre i sandali artigianali realizzati proprio come nelle antiche botteghe toscane, ma venduti con i mezzi odierni.
Alla base del Brand Mario Doni infatti c’è la lavorazione artigianale, la possibilità di personalizzare al massimo il prodotto, la promozione delle materie prime locali, la filiera corta.
Abbiamo da sempre puntato sulla qualità e sul valore dei nostri prodotti anziché sulla velocità di evadere l’ordine stesso. Fin dall’inizio si è sempre prodotto solo su richiesta del cliente, per non avere rimanenze e non essere costretti ogni anno a dover creare nuove collezioni ma puntando di più sul modelli che valgono sempre.
Questa scelta di lavorazione oggi è conosciuta come “made to order” e promossa come scelta etica, per noi è il nostro metodo di lavoro fin dall’inizio oltre 15 anni fa.
Lavoriamo così perchè vogliamo garantire al cliente non soltanto un prodotto davvero unico e personale, ma anche duraturo nel tempo.
Ovviamente queste nostre decisioni hanno comportato delle sfide…scegliendo un metodo di lavoro più difficile, non solo dal punto di vista del tempo, ma anche dei materiali utilizzati.
Per i nostri sandali infatti si usano solo pellami naturali, non rifiniti che coloriamo noi internamente a prodotto finito, con un metodo di colorazione penetrante, che invece di coprire fa risaltare ancora di più le caratteristiche della Vera Pelle e del cuoio.
Per alcuni queste caratteristiche possono definirsi difetti, per noi sono dei pregi del pellame che i nostri clienti che non si accontentano di prodotti standardizzati e tutti uguali, non solo comprendono ma amano.
Infine progetti per il futuro…beh sicuramente primo tra tutti la voglia di dare sicurezza e trasparenza al consumatore, che ha diritto di avere dimostrazioni concrete di quello che acquista. Etichette, certificazioni e non solo…qualche novità anche sul prodotto sempre al vegetale ma ancora più esclusivo e particolare.

Come avete scoperto la Pelle conciata al vegetale in Toscana? Pensi che sia la giusta combinazione per la creazione dei vostri prodotti?

Siamo nati qui, pertanto è un prodotto del nostro territorio che da sempre lavoriamo. Si, sicuramente la Pelle conciata al Vegetale è il materiale più adatto e in linea con la nostra idea perché è vivo, versatile, sano, ricco di caratteristiche che avvalorano il manufatto che si va a creare. Inoltre è durevole nel tempo, riparabile e al di fuori delle mode, quindi un evergreen.

Quali domande i vostri clienti vi pongono più spesso riguardo alla pelle conciata al vegetale?

Sicuramente una delle richieste più frequenti riguarda la personalizzazione. I clienti ci inviano non solo misure, ma anche disegni e foto di sandali che vedono sul web e vorrebbero avere. Li colpisce il fatto di poter vedere realizzata la loro idea, come vogliono loro. Poi un’altra richiesta è senz’altro il discorso allergie da contatto, quindi la ricerca di un sandalo che sia il più possibile naturale e non comporti complicazioni per l’uso…e la pelle e il cuoio al vegetale sono la risposta perfetta.

Capitolo sostenibilità: perché per essere sostenibili utilizzate la pelle?

Accogliamo con piacere questa domanda sulla sostenibilità perché sicuramente ancora c’é molta strada da fare per portare i consumatori ad una giusta conoscenza di questo aspetto della Pelle.
Si è sostenibili utilizzando la Pelle conciata al Vegetale perché quest’ultima è considerata uno dei pellami attualmente presenti con minor impatto ambientale, essendo un sottoprodotto dell’industria alimentare trattato poi con sostanze naturali quali i tannini. Inoltre il nostro metodo di produrre non crea rimanenze da svendere o smaltire, sia come acquisto iniziale sia come prodotto finito, quindi consumiamo quanto occorre per il prodotto che ci viene richiesto.

Infine cosa potrebbe esserti utile, da parte del Consorzio, per aiutarti a comunicare ai tuoi clienti e a migliorarne la consapevolezza?

Promuovendo il prodotto ma soprattutto la conoscenza dei valori del materiale e delle lavorazioni al consumatore finale partendo dalle basi. Oggi non c’è molta conoscenza del materiale tra i consumatori, specialmente tra i più giovani. Magari si è creata consapevolezza negli stilisti ma non nel grande pubblico che ancora confonde troppo spesso la pelle al vegetale con le pellicole vegane o similari.