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Benedetta Barzini e la bellezza del tempo che passa

Una leggenda della moda, una donna dallo straordinario fascino ma allo stesso tempo una persona semplice, vera, schietta: stiamo parlando di Benedetta Barzini, top model negli anni Sessanta e oggi docente in diversi atenei  italiani, ma da sempre icona di stile in ogni sua sfaccettatura.

Nel 1963, quasi per caso nelle modalità ma sicuramente per merito della sua bellezza disarmante, le si spalancano davanti le porte del mondo della moda e si fa subito notare per il portamento ed il fascino in grado di stregare chiunque incontrasse. Musa ispiratrice dei più grandi fotografi dell’epoca, ha lavorato con Irving Penn, Richard Avedon, Bert Stern e Ugo Mulas. Nel 1965 ha dato il  volto alla prima copertina di Vogue Italia: un “semplice” aneddoto che fa capire l’importanza ed il successo ottenuti fin dai suoi primi anni di carriera.

Ma la figura di Benedetta Barzini è stata sempre molto particolare e controcorrente: fin dagli esordi nel fashion system si è sempre contraddistinta per quella voglia di non adeguarsi mai a quello stile di vita troppo lontano dai suoi valori, dal suo modo di essere e di intendere la propria esistenza. Ha sempre preferito circondarsi di persone concrete e di spessore piuttosto che avventurarsi nelle feste dell’epoca e lasciarsi travolgere da una vita dedita all’ostentazione che non ha mai sentito pienamente sua e che considerava, e considera tuttora a torto o ragione, falsa e ipocrita.

Le passerelle ed il successo dicevamo, ma la vita di Benedetta Barzini è fatta anche di costanza e di voglia di imparare e mettersi alla prova, anche in contesti diversi: basti pensare che all’apice del successo iniziò a studiare recitazione e poi ha trovato altri ruoli all’interno del mondo della scrittura e dell’insegnamento.

Una donna dal carattere forte e con una propensione innata al cambiamento. Un cambiamento, legato anche ai segni del tempo che passa, che lei però non ha mai rinnegato e anzi conserva e custodisce con orgoglio e gelosia. Sì, perché i capelli grigi e le rughe riportano l’autenticità e la semplicità di una persona, dimostrano che il tempo che scorre inesorabile non è un nemico ma qualcosa da apprezzare e condividere a testa alta.

Il messaggio che Benedetta vuole fare arrivare alle ragazze che intraprendono la carriera nella moda o alle donne che già vivono nel sistema, ma anche a tutte le altre, è proprio questo: non abbiate paura di mostrare i segni del tempo, del vostro tempo, quello che testimonia la vostra esistenza e che si porta dietro i ricordi di una vita intera. Non rinnegate un qualcosa di estremamente intimo e personale, di vostro; lasciate che il tempo si mostri agli altri senza barriere, ma soprattutto senza timore.

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