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“Conciapelli. Eredi di un’arte maggiore”. Il Consorzio ad “Artigianato e Palazzo”

Il Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale ospite ad “Artigianato e Palazzo”

Il Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale parteciperà alla XXVIII edizione di ARTIGIANATO E PALAZZO botteghe artigiane e loro committenze – promossa dall’Associazione Giardino Corsini e in programma a Firenze da venerdì 16 a domenica 18 settembre 2022 – con la mostra principe Conciapelli. Eredi di un’arte maggiore, un allestimento che vuole raccontare la tradizione di un’arte considerata minore al tempo delle Corporazioni delle Arti e dei Mestieri della Firenze medievale, ma che grazie alla passione e alla perseveranza dei conciatori toscani, eredi di quel lontano passato, oggi si è trasformata in un’arte maggiore riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Un viaggio, dunque, nel mestiere del “conciapelli” toscano, ma riletto in un’ottica contemporanea.

La mission del Consorzio. Il Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale, nel rispetto della propria missione e nell’ottica della salvaguardia di una tradizione, si pone l’obiettivo di ridare valore storico e culturale ad una somma di conoscenze, a un’eredità, a un patrimonio da tramandare di generazione in generazione. Come al tempo delle Corporazioni dei Mestieri l’Arte dei Cuoiai e Galigai rappresentava gli interessi e regolamentava la produzione dei maestri di cuoio fiorentini, oggi il Consorzio è un’associazione no-profit che tutela una lavorazione artigianale che si rifà alle origini della tradizione del nostro territorio e promuove aziende familiari che tramandano un sapere che sarebbe andato altrimenti disperso e che si fanno portatrici del mantenimento attivo di un’arte antichissima.

La mostra. Allestita nel Salone da Ballo di Palazzo Corsini, la mostra principe vorrà raccontare come la Toscana sia stata capace di creare nei secoli la cultura di un prodotto che da umile è diventato iconico, nobilitato dalle sapienti mani di maestranze capaci, la vacchetta toscana. Il percorso della mostra sarà fatto di immagini, parole, sensazioni tattili e olfattive con l’obiettivo di dare al pubblico le informazioni e i concetti basilari per far conoscere e riconoscere un prodotto artigianale e di qualità in mezzo a tante alternative oggi presenti sul mercato. Ci saranno le voci dei conciatori, le pelli di vacchetta toscana, i prodotti finiti realizzati in pelle conciata al vegetale da giovani designer di tutto il mondo.

La manualità dell’artigiano.  La pelle al vegetale è come una tela grezza su cui il pittore imprime il suo messaggio artistico. In un’area dedicata della mostra sarà presente un maestro artigiano che mostra al pubblico le diverse fasi di lavorazione e le tecniche particolari di rifinizione per personalizzare la pelle e creare un oggetto unico, il tuo oggetto. I visitatori potranno toccare il materiale, imparare a trattarlo, apprezzarne le caratteristiche, capire come conservare e ravvivare i loro oggetti in pelle al vegetale compagni di vita.

Parola ai conciatori. “Il mondo della pelle conciata al vegetale è affascinante e vanta una storia plurisecolare. Toccare un pellame di questo tipo dà sensazioni uniche. Guardare un artigiano mentre lavora e realizza un prodotto finito a partire da un materiale pregiato fa capire quanto sia importante incentivare e mantenere queste eccezionali competenze che sono alla radice del successo italiano nel mondo. Noi ci rivolgiamo a tutte quelle persone che sanno riconoscere il valore dei materiali e che non vogliono rinunciare allo stile ed alla qualità che solo un prodotto artigianale di questo tipo può dare. Inoltre, in un’epoca in cui la sostenibilità sta diventando un concetto basilare trasversale a tutti i settori, la pelle conciata al vegetale presenta i vantaggi che ha sempre avuto: è un prodotto metal-free, è una risorsa rinnovabile, è un materiale che ricicla gli scarti di lavorazione dell’industria alimentare che, se non fossero utilizzati per la concia andrebbero smaltiti in discarica, è un materiale che invecchia con dignità e garantisce lunga vita al prodotto finito. Consumare meno e consumare meglio: potrebbe essere questa una delle soluzioni che abbiamo per essere più sostenibili?”  le parole del conciatore e Presidente del Consorzio Leonardo Volpi.