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Il colore della pelle al vegetale nel tempo

Come si trasforma il colore della pelle al vegetale?

Parliamo della pelle conciata al vegetale, quella prodotta dalle concerie associate al Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale. La pelle è la materia prima, naturale e biologica. Secondo i protocolli operativi del Consorzio viene conciata con tannini vegetali. Può essere successivamente colorata con colori di varia natura che, interagendo con i tannini, nel tempo si possono trasformare grazie alla luce del sole.

Sin dalla sua costituzione, il Consorzio si occupa di studiare le caratteristiche peculiari e la consistenza dei cambiamenti della pelle. Di seguito pubblichiamo alcuni risultati sintetici degli studi effettuati fino ad ora; informazioni di valore per gli operatori settoriali e il mercato, dove sta gradualmente crescendo la sensibilità verso i concetti di qualità, eco-sostenibilità e originalità dei prodotti.

Il colore: ecco un’infografica del test svolto

L’infografica che segue sintetizza i risultati di un test effettuato in laboratorio con lo scopo di ottenere una serie di campioni, artificialmente e velocemente invecchiati (invecchiamento alla luce), che fornissero un immediato confronto visivo dei diversi stadi di variazione cromatica.

Nella prima riga é visibile il campione senza pigmentazione; gli altri sono pigmentati con aniline nei colori del verde, giallo, marrone e blu. L’obiettivo è stato quello di sottoporre i campioni di pelle ad un certo numero di ore di continua esposizione alla luce, riproducendo così in laboratorio condizioni che corrispondono a mesi e anni di utilizzo di un manufatto in pelle.

Nella valutazione dei risultati si devono comunque considerare ulteriori variabili: frequenza di utilizzo; luminosità dell’ambiente; ore consecutive di esposizione luminosa; ore consecutive di esposizione termica; umidità assorbita dal manufatto; utilizzo di prodotti come cere o grassi.

 

COLORE E PERCEZIONE

 

I risultati evidenziano come a colori diversi corrispondano diversi cambiamenti: maggiore stabilità del marrone, maggiore mutevolezza del colore naturale, diverse e graduali trasformazioni del giallo, blu e verde.

Queste trasformazioni, derivanti dal processo di invecchiamento, evidenziano inoltre come il degrado cromatico diminuisca con il passare del tempo e resti invece più avvertibile nei primi due anni di utilizzo del prodotto. In tutti i casi, col passare del tempo, si impone il carattere dominante dei tannini e le loro colorazioni naturali nelle tonalità del marrone tendono a riemergere.

I risultati avvalorano la naturalezza della materia prima. Il cambiamento cromatico assunto dalla pelle si lega alla qualità dell’oggetto come manufatto ed esalta il pregio del materiale impiegato. Una scarpa, una cintura, un portafoglio trova nel suo lento enaturale cambiamento cromatico, il suo fascino, l’esaltazione della propria identità e del suo prestigio.

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